Millstreet 1998
 
Il mio secondo grande viaggio. Tardivamente telefono a Presidente del nostro Lambretta Club, Cesare Battaglini (se questo nome non vi dice niente è la persona che durante gli anni cinquanta ha girato il mondo con una Lambretta D) e gli dico che voglio partecipare alla colonna di sconsiderati che sono intenzionati a raggiungere l'Irlanda in scooter, visto che come al solito lui ha organizzato tutto: le tappe del viaggio, i biglietti per i traghetti, i biglietti per il Jamboree etc. Tu devi solo preparare la tua Lambretta e partire.    
Il viaggio per arrivare in Irlanda fila via liscio, tutto a posto e nessun problema meccanico, eccetto la  macchina al nostro seguito che in Francia rimane senza frizione. Arriviamo a Cherbourg in Normandia per imbarcarci sul traghetto; la Manica è tranquilla, il che ci permette pure di dormire attraversandola. In Francia si stanno svolgendo i Compionati Mondiali di calcio e respiriamo l'atmosfera di un appuntamento così importante.    
Una volta arrivati a Rosslare guidiamo i rimanenti 300 km. che ci mancano per raggiungere Millstreet in un freddo al quale non siamo abituati nel mese di Giugno, non lo sento, i miei pensieri vanno ai romanzi di Mr. Tolkien riempendomi di pathos mistico. Assieme a noi arriva un pò di sole: i locali ci dicono che pioveva da un mese e mezzo ininterrottamente.    
Il Jamboree è molto divertente e partecipiamo a diverse iniziative. Nel calcio a cinque sbaglio un rigore contro gli irlandesi e la partita finisce 2 a 1 per loro, che alla fine vinceranno il torneo.    
Il viaggio di ritorno è caratterizzato dalla pioggia; da Millstreet a Rosslare dove ci imbarchiamo per il Galles, che pure attraversiamo sotto il diluvio, visto che per il ritorno si è deciso di passare attraverso l'Inghilterra e visitare il museo di Nigel Cox, impressionante; non va meglio in Francia. Quando invece attraversiamo le Alpi e scendiamo verso Torino passiamo nel giro di 50 km. dai 22° circa ai quali siamo abituati ai 35° della grande calura che si è stabilizzata sull'Italia e siamo costretti a spogliarci di abiti pesanti e giacche da pioggia per non soffocare. Il caldo è così terribile che ho l'impressione che la Lambretta debba scoppiare da un momento all'altro, ma lei non mi tradisce come sempre e finalmente arrivo a casa distrutto dopo 4.500 km. su di essa. Il giorno dopo ripartirei di nuovo!
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Sosta in Francia
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ci fermiamo in una stazione francese per fare benzina. Normale?
 
 
 
 
 
 
 
 
Un autobus pieno di tifosi brasiliani che stanno andando a Nantes per assistere ad una partita si ferma pure; uno di loro nota la bandiera italiana su una Lambretta, viene da noi e dice:"Brasiliani e Italiani sono amici!". La festa comincia!
Finalmente raggiungiamo Cherbourg dove ci imbarchiamo per l'Irlanda
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Mentre aspettiamo arrivano altre persone che stanno andando a Millstreet: Svizzeri, Tedeschi e Austriaci
 
 
 
 
 
 
Siamo i primi a raggiungere il luogo dove si svolge il raduno, per cui possiamo piazzare le nostre tende nel posto migliore.
 
 
 
 
Questo è il mitico Cesare Battaglini. Ovviamente, anche se non è propriamente un giovincello, ha pure lui guidato la sua Lambretta tutto il viaggio.
 
 
 
Gli Italiani, naturalmente sempre a tavola, però ogni tanto arrivava qualche straniero in cerca di un buon bicchiere di vino oppure di un caffè decente.
 
 
 
L'amico Giancarlo si è fatto il viaggio con questa bella D 150, alla quale per l'occasione ha applicato un serbatoio supplementare di sua costruzione ed il carrettino che normalmente viene usato nei Paesi dell'est per portare la posta..
Al mercatino l'abbiamo usata anche come banco per vendere qualche gadget
 
 
 
 
 
 
Ed ora qualche bella Lambretta. Questa è una Sx 200 di proprietà di un ragazzo inglese
 
 
 
 
 
 
Questa però è quella che mi è piaciuta di più: fari supplementari contagiri Smith al posto del contachilometri originale e ovviamente modifica sull'azionamento della pinza del freno anteriore. Non so nulla del motore.
 
 
Ce ne sono per tutti i gusti: questa è una bella custom.
 
 
 
Oppure in version Mod, pure questa molto ben fatta.
"Italian Stallion" è una delle custom che ha fatto la storia degli anni '80 in Inghilterra
 
Un'altra custom datata: "Billy Wizz"
 
 
 
Tipico balletto irlandese
 
 
 
Giancarlo, Isa, io e Dean. La Lambretta è la mia Sx
 
 
 
Io, Isa e Dean. Sullo sfondo il verde dell'Irlanda
Dean, Giancarlo e Isa 
 
 
 
 
A.F. Racer
 
 
 
 
 
DL Custom
 
 
 
 
 
Un'altra SX in versione Mod
 
 
 
 
Aspettando il traghetto a Southampton
 
 
 
 


Sosta per la notte in un campeggio francese
 
Dean sul passo del Monginevro fra Italia e Francia